La spianata del “Castellaro” – che noi delle vallate del Dolo e del Dragone possiamo scorgere alla confluenza del Secchia con il Rio Pescarola scendendo a valle verso Castellarano, nella strettoia rocciosa e ripidissima che il fiume ha scavato in quella zona che viene chiamata “Il Pescale” (lungo la salita che si incontra dopo il paese di Roteglia) – è stata la sede di un villaggio preistorico di notevole estensione.

Nella zona pianeggiante a monte del roccione sorgeva un villaggio costituito da grandi capanne di legno e di argilla delle quali sono stati ritrovati i basamenti perimetrali: erano costruzioni a forma di ellisse con i pavimenti scavati nel terreno; i resti di questo insediamento risalgono, secondo gli studiosi, a circa cinquemila anni fa. A partire da questa data fino a circa tremila anni fa, si susseguirono diverse civiltà molto simili a quelle dell’Emilia Occidentale; sono stati portati alla luce numerosi manufatti del neolitico e altri dell’età del rame e del bronzo. Nelle zone vicine di Roteglia e Castellarano sono stati ritrovati oggetti risalenti all’età del bronzo e del ferro e numerosi frammenti di laterizi che fanno presumere l’esistenza di antichissime fornaci adibite alla cottura di argille.

Quando passiamo a sostenuta velocità con la nostra auto gettiamo uno sguardo oltre il fiume, alla spianata che sovrasta “Il Pescale”, forse rivedremo qualche homo sapiens che ci farà ripensare alle nostre origini e ci inviterà a rallentare. Fatelo anche voi quando passate vicino a questo luogo.